cercasse qualcosa nell'aria e poi, come se nulla fosse, si rigira dall'altra parte continuando a dormire. Non ci credo! Non è possibile. Dorme come un angelo, lui dorme e io qui ad arrovellarmi nel mio dilemma… che dovrebbe essere nostro, poi! Roberto fa un altro mezzo giro. Non è possibile, pensa, ed è sconfortata ancora di più. Ha pure ripreso a russare! Ma dimmi tu.
Centotrentuno
Niki inizia a spogliarsi. Si annusa la pelle. Si porta il gomito al naso. Uhm. Che strano questo odore. E tipo quel sapone che usava ogni tanto papà. Però buono. E forte. Però è vero! Ho la pelle liscissima. E pazzesco quanto lo zolfo lavora sul ph, fa benissimo ai funghi, alle bollicine, protegge la pelle… Insomma uno dovrebbe immergersi in quelle pozze almeno una volta alla settimana… Già. E poi? Sorride. Cosa accadrebbe, se dopo un solo bagno in quella pozza l'ho già baciato? L'ho baciato. E improvvisamente quella parola le suona così strana. L'ho baciato. Poi si guarda allo specchio. Ha i capelli crespi e selvaggi, le circondano il viso dandole un aspetto diverso e quasi non sì riconosce in questa nuova luce. L'ho baciato. E si guarda ancora, dubbiosa, come se cercasse nei suoi stessi occhi la traccia di un vero e proprio cambiamento. Come quel film, quel remake con Nicole Kidman che parla di alieni che prendono le sembianze umane, piano piano entrano in tutte le persone, che infatti cominciano a comportarsi diversamente dal solito. Niki si avvicina un po'"allo specchio. Che sia entrato un alieno dentro di me? Poi sorride. Non mi è piaciuto quel film. E stasera? Stasera ti è piaciuto? E rimane così, come sospesa, si guarda allo specchio. Poi sorride a quella strana ragazza dall'aspetto ribelle. Avevo voglia di fare un bagno, ok? La possiamo mettere così? Ecco. Diciamo così, per favore. E continua a spogliarsi, toglie i pantaloni, li poggia sulla sedia e proprio in quel momento le arriva un'altra domanda, all'improvviso, tra capo e collo, che quasi la tramortisce. E Alex? Cosa direbbe Alex? A lui piacerebbe? E messa alle strette, in quell'angolo, si sente come morire. No. Non credo. Non credo. Ma sentitela. E come se ci fosse un'altra a ridere dentro di lei. Non credo! Ma come puoi dire una cosa del genere! Te lo stavi per sposare, hai costruito giorno dopo giorno, settimane, mesi, più di un anno e mezzo di cose importantissime con lui, e dici non credo che gli piacerebbe? Ma certo che no! Starebbe malissimo. Quello che hai fatto è impossibile pure da pensare, da immaginare, anche solo minimamente ipotizzare… E allora, come tante volte, la vita è beffarda, si diverte con te, ti stuzzica, ti provoca, ti ridicolizza… Ecco che i suoi occhi lo vedono. È lì, in quell'angolo, proprio lì dove lo aveva lasciato un po'"di tempo fa. Quel pacchetto che le aveva mandato Alex. E quasi in trance, malgrado lei non voglia, o almeno non vorrebbe, le piacerebbe resistere, andare a letto, addormentarsi… Lo prende in mano. Lo guarda solo un attimo e poi crolla. Inizia a scartarlo, avida, curiosa, strappa la carta, quasi ad affrettare la punizione, per farsi male il prima possibile, per potersi in qualche modo fustigare ed espiare del tutto e subito quella voglia da ragazzina… di farsi un bagno. L'ultimo pezzo di carta cade per terra. Ed ecco che appare lì, tra le sue mani.
"Per te, per Niki."
Un dvd. Cosa sarà? Quando me l'ha spedito? Aveva già trovato la mia lettera? Poi vede la data. No, è stato il giorno che è partito. La sera che sono uscita per la prima volta con Guido. E solo a pensare quel nome e tutto quello che è successo da allora, le sembra assurdo, un'eternità, un'altra era, un altro mondo, un altro pianeta. E prima che un attacco di panico si impadronisca di lei, Niki si aggrappa a quel dvd, lo apre, lo tiene tra le mani, con tutte e due insieme, come se fosse un documento importantissimo ritrovato dopo anni e anni di ricerche. Lo tira su piano. È delicato, fragile, fondamentale, è la mappa della verità, la testimonianza di quella leggenda da sempre raccontata e mai veramente svelata. Ecco. Sono sicura che qui dentro ci sarà tutto ciò di cui ho bisogno. E allora lo infila nel suo computer e dopo pochi secondi appare l'icona nera con sopra scritto "Play". Niki ci clicca sopra ed è come aprire una porta, l'affacciarsi in una dimensione sconosciuta. "I was her, she was me, we were one, \ve were free." La canzone di quando ci siamo conosciuti, quando abbiamo fatto l'incidente, cioè quando sono caduta. Sbe's the One… E lentamente continuano le note. "We were young, we were wrong, we were fine ali along…" E nel filmato compare Alex. Sorride. Piano piano la musica si abbassa e comincia a parlare.
"Amore… Vorrei dirti quanto sono felice ma non ho trovato le parole sufficienti… Questo mondo non ne ha inventate abbastanza per poterti dire l'amore che provo per te. E allora vorrei fossero queste immagini a parlare per me…" E il video scorre. La musica sale di nuovo e una dopo l'altra vede le foto di loro due insieme. Alex e Niki a una festa, Alex e Niki a fare lezione di guida, foto
fatte con il telefonino. E poi Niki che dorme e si imbroncia perché si accorge che lui la riprende mentre si sveglia e si sente ogni tanto la voce di lui. "Qui eri bellissima, qui ti ho amato tutta la notte, qui ho avuto paura… Paura perché mi stavo innamorando di te…" E la musica si alza ancora e cominciano delle foto di Alex da solo al faro, in tutti quei giorni che l'aveva aspettata. "Qui quando la mia vita non aveva più senso…" Niki sorride. "Qui quando ho capito che ricominciava." Un breve filmato di quando lei esce dalla casa del vecchio guardiano del faro.
"A tavola!" La sua voce, di lei, Niki. Com'ero buffa vestita in quel modo… Era la prima zuppa della mia vita! E ancora foto, immagini… "E qui quando ho capito che ero sciocco, che avevo solo perso tempo…" Una musica diversa. Coldplay. E iniziano le immagini di New York. Niki si sente una stretta al cuore. Rimane in silenzio a vedere loro due che corrono per le strade di Manhattan, lei che entra da Gap e poi da Levi's, lei che prova vestiti, camicie, lei che spinge con una mano la telecamera. Lei che dice "E dai, non mi riprendere… Guarda che se fai così non ti sposo più…". E quel giorno lo aveva detto come se fosse uno scherzo, come se fosse solo una frase sciocca che mai e poi mai sarebbe potuta diventare realtà. E allora Niki comincia a piangere lentamente, in silenzio, una dopo l'altra scendono veloci quelle lacrime, come un fiume in piena, come un'onda che si gonfia, enorme, che non può essere più trattenuta, e allora si abbandona, si lascia andare e viene come travolta da una valanga di sentimenti confusi, e piano piano il suo pianto aumenta. La musica continua. Appare il giro in elicottero, la vista di New York dall'alto. E poi quella scritta sul grattacielo dell'Empire. "Scusa ma ti voglio sposare." E il primo piano finale di Alex. "Scusa ma non sono stato preciso. Scusa ma ti amerò per sempre." E allora Niki non si tiene più e comincia a singhiozzare e si copre il viso vergognandosi di quel bacio, di quella sua voglia improvvisa di ribellarsi, di essersi allontanata da tutto quello che aveva, dall'amore bellissimo di Alex. E allora, piccola naufraga per sua scelta, continua a disperarsi in silenzio, si asciuga le lacrime con il dorso della mano, dispiaciuta, spaesata, disorientata, e alla fine arrabbiata di non poter trovare il colpevole di tutto questo se non in lei stessa e nel suo strano, improvviso cambiamento. Ma perché le cose sono andate così? Cosa è veramente successo? Un vuoto enorme l'assale e si sente sola come non mai. Anche se di là nella camera accanto ci sono i suoi genitori che la amano e le sono vicini in ogni sua scelta, anche se ha le sue splendide amiche, da sempre in sintonia con lei, sempre presenti in ogni occasione. In questo momento Niki si sente come un palloncino sgonfiato, c'è qualcosa che nessuno può allontanare. Qualcosa di cui non puoi neanche parlare perché non serve a niente, non si può spiegare, non si può comprendere. La mancanza dell'amore. Perdere l'amore, la fine di un amore, la fuga di un amore. E allora ti ritrovi così, nuda, vuota. Forse sei a posto con te stessa, forse, comunque bella ma senz'anima. E in quest'immensa solitudine non le rimane che mettersi a letto. Forse domani vedrò tutto diversamente. Forse. E stavolta, affranta, sfinita, si butta sul cuscino, come cercando un qualche riparo, una spiaggia sicura, un'ansa tranquilla dove abbandonarsi, lontana da tutti quei pensieri. Ma chi è veramente il colpevole di tutto questo?
Centotrentadue
Una bellissima scatola incartata di giallo e arancione è appoggiata sul tavolinetto di vetro del salotto. Accanto, due bicchieri di aranciata e due fette di torta al cioccolato e cocco. Diletta guarda Filippo sorridendo.
"Ma perché?"
"Come perché… perché te lo meriti!"
Diletta guarda il pacco. "Ma non è il nostro anniversario o il mio compleanno!"
"No, ma è una festa! Fidati… apri…"
Diletta prende la scatola. La osserva, la ruota, la scuote per indovinare che c'è dentro. "Non fa rumore…"
Filippo non risponde e sorride. "E dai, apri!" E si vede che non sta più nella pelle. Diletta lo accontenta. Comincia a scartare piano, stando attenta a non strappare la carta. Non le è mai piaciuto distruggerla. E piano piano la confezione si svela. Diletta non crede ai suoi occhi. Poi nota un bigliettino. Lo prende. Lo legge.
"Non ci credo…", si volta, lo guarda e gli salta addosso dalla felicità. Lo riempie di baci, lo abbraccia e ride commossa. Filippo si lascia travolgere e ride anche lui, sorpreso e appagato da quello scoppio di gioia. Perché quello è più di un regalo. E una promessa, una scelta, una presa di coscienza, è un viaggio da fare insieme alla volta di tante e diverse sorprese. È un salto nel vuoto ma con un bel paracadute capace di tenere al sicuro entrambi. Diletta si alza e prende Filippo per mano. Lo guarda dolcemente. "Vieni… vieni di là con me…" e lo porta in camera sua e chiude la porta e lo fa accomodare sul letto. E comincia a baciarlo. E sono vicini, uniti come non mai, un po'"più grandi e consapevoli, ancora impauriti ma pronti. Finalmente pronti.
"Scusa ma ti voglio sposare" отзывы
Отзывы читателей о книге "Scusa ma ti voglio sposare". Читайте комментарии и мнения людей о произведении.
Понравилась книга? Поделитесь впечатлениями - оставьте Ваш отзыв и расскажите о книге "Scusa ma ti voglio sposare" друзьям в соцсетях.